Descrizione dei servizi
Il servizio è scomponibile in due fasi:
- classificazione delle zone pericolose con rischio di esplosione
- valutazione del rischio esplosione associate alle zone pericolose individuate in fase classificatoria.
Classificazione delle zone potenzialmente esplosive
Il servizio di classificazione del rischio esplosione consiste nella mappatura in zone dei luoghi pericolosi e comprende:
- censimento delle sorgenti di emissione, ovvero dei punti (apparecchiature, sfiati, valvole, flange, raccordi meccanici, punti di travaso, etc.) dai quali possono essere rilasciati gas / polveri / vapori infiammabili/nebbie, tali da generare atmosfere potenzialmente esplosive;
- analisi delle sostanze pericolose, mediante l'uso schede di sicurezza, etichettature, dati di letteratura, eventuali prove di laboratorio (peraltro, quest'ultime spesso sono condotte per determinare Kst delle polveri e dimensionare, quindi, il sistema di venting di filtri e similari);
- individuazione del tipo di zone pericolose generabili dalle sorgenti di emissione (zone 0, 1, 2, 20, 21, 22);
- calcolo dell’estensione e del volume delle zone pericolose, effettuato conformemente alle norme:
• CEI EN 60079-10-1 e Guida CEI 31-35, per gas e vapori; in particolare, dal 13 ottobre 2018 è applicabile unicamente la versione 2016 della norma, che introduce diverse novità (campo di applicazione, definizioni, modalità semi-grafica per determinare l'estensione delle zone pericolose, esempi, etc.)
• CEI EN 60079-10-2 e Guida CEI 31-56, per le polveri combustibili; in particolare, dal 13 ottobre 2018 è applicabile unicamente la versione 2016 della norma.
• norme specifiche di settore (ad es. la norma CEI EN 62485-3:2016 per la ricarica delle batterie di trazione; la norma UNI EN 12215 per le cabine di verniciatura con prodotti liquidi, etc.);
- redazione di relazione tecnica e planimetria con l’indicazione delle sorgenti di emissione e le tipologie / estensioni delle zone pericolose (tipologie di zone denominate con caratteri alfanumerici quali, ad esempio: 2 IIA T1).
valutazione rischio esplosione
Una volta individuate tipologia, estensione delle zone pericolose (ATEX), la valutazione consente di “misurare” il rischio di esplosione negli ambienti di lavoro e di identificare le misure di prevenzione e protezione necessarie (con relativo programma per la loro attuazione), in modo da rendere il rischio residuo accettabile.
La valutazione è effettuata secondo i criteri di cui alla norma UNI EN 1127-1. Viene quindi redatta una relazione tecnica di valutazione rischio esplosione, che costituisce parte integrante del “Documento sulla Protezione contro le Esplosioni”, di cui all’art. 294 del D.Lgs. 81/2008.
Uno degli aspetti fondamentali della valutazione e' l'analisi delle sorgenti di accensione (S.A.), ovvero della probabilità delle stesse di diventare efficaci. Questa analisi, per nulla semplice (la norma UNI EN 1127-1 definisce ben 13 tipi di S.A.), richiede tra l'altro il censimento delle sorgenti di origine meccanica e elettrica legate ai "Prodotti", ovvero apparecchi meccanici e/o elettrici; queste tipologie di sorgenti di accensione vengono attentamente censite e, per quelle installate dal 1 luglio 2003, viene anche verificata la conformità dei Prodotti alla Direttiva 94/9/CE (ora Direttiva 2014/34/UE, recepita con il D. Lgs. 85 del 19/05/2016).
Altro aspetto è la valutazione del danno in caso di esplosione, che viene effettuata con comprovati metodi internazionali (ad es. metodo del tritolo equivalente, NFPA 68, etc.).
Al termine della valutazione vengono eventualmente definite misure di prevenzione e protezione finalizzate a rendere accettabile il rischio rilevato. E, tramite azienda partner dello Studio, specializzata in sistemi di protezione contro le esplosioni, laddove necessario possiamo fornire soluzioni tecniche avanzate di adeguamento, quali: sistemi HRD, rilevazione e spegnimento di scintille, sistemi di venting, etc.
Note
Per la valutazione rischio esplosione lo studio si avvale di software commerciali all'avanguardia, di fogli elettronici creati ad hoc, di ampie banche dati nazionali ed internazionali.
Tra le principali tipologie di attività in cui lo Studio ha svolto consulenze di classificazione e valutazione del rischio esplosione si annoverano: industrie della plastica, industrie delle vernici, industrie farmaceutiche, aromifici industriali, profumerie industriali, industrie alimentari (panifici, pasticcerie), carrozzerie, falegnamerie, puliture metalliche (lavorazioni dell'alluminio), mulini, impianti gas, impianti di distribuzione di benzina, etc.
Il nostro Studio svolge prevalentemente le proprie attività nelle seguenti province italiane: Milano, Novara, Lodi, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Pavia, Verbania, Vercelli, Alessandria, Torino, Piacenza. Tuttavia, operiamo su tutto il territorio italiano, avendo molti dei nostri clienti unità dislocate in più regioni.